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Ormai è noto che Microsoft stia cercando di acquistare Skype, il più noto e diffuso servizio di telefonate via VoiP del mondo. Un’operazione che coinvolgerà centinaia di migliaia di utenti, che com’era facilmente prevedibile non sta facendo contenti tutti. I responsabili del servizio Messagenet, infatti, avrebbero intenzione di protestare con forza davanti a questa fusione.
Messagenet è un servizio gestito dall’azienda italiana fondata da Marco Fiorentino e Andrea Misa Galli. Si tratta di una realtà ancora piccola, composta da 15 dipendenti e circa 400.000 utenti, che però sta rapidamente guadagnando consensi grazie alla sua particolarità di non aver bisogno di nessun download per funzionare. Messagenet, infatti, è un programma VoiP che funziona direttamente con il browser. L’unione di Skype con realtà come Microsoft Office o Xbox Live, però, sta facendo tremare i polsi a tutte le aziende concorrenti, scatenando l’ira della software house italiana.
«Abbiamo chiesto che l’ acquisizione venga bloccata oppure che Skype sia costretta a divenire un sistema aperto, come il nostro, permettendo l’ interoperabilità ,» sono state le parole di Fiorentino e Galli al Corriere della Sera. Il prossimo 7 ottobre l’Antitrust dell’Unione Europea valuterà la denuncia dei due dirigenti e deciderà se procedere o meno contro l’acquisizione di Skype da parte del colosso di Redmond. Non sarebbe la prima volta che Microsoft passi dei guai con l’Antitrust europea, apparentemente meno permissiva di quella americana.
Per questo motivo al momento non è possibile dire se esistano reali possibilità di blocco legale all’operazione. In questo momento siamo in una fase di stallo sul 50% a testa di riuscita. Staremo a vedere tra qualche giorno cosa accadrà .
Foto: Dirk Houbrechts via Flickr
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