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Anche le videocamere, come tantissimi altri prodotti tecnologici, nel tempo hanno subito delle metamorfosi: se inizialmente per avere prodotti di qualità (cioè videocamere che facessero riprese interessanti e di qualità ) dovevamo necessariamente spendere un capitale, ed adottare soluzioni ingombranti e dal peso elevato, ora grazie alla miniaturizzazione e alle nuove tecnologie, la qualità è migliorata notevolmente, i costi si sono ridotti e le dimensioni sono diventate contenute. Grazie all’evoluzione sono cambiati anche i supporti: se inizialmente si doveva registrare su cassette (miniDV) o DVD (di dimensioni ridotte rispetto a quelli standard), adesso le possibilità di ripresa hanno fatto si che le videocamere siano equipaggiate con dischi fissi, memorie integrate o memory card estraibili. Nonostante i prezzi siano calati notevolmente, la qualità di questi prodotti non ne ha risentito, ed infatti sempre più persone decidono di acquistare la propria videocamera per immortalare i momenti più belli o anche per riversare tutto su computer e fare un po’ di video editing.
GeneralitÃ
A costo di dovermi ripetere, la prima cosa che un utente dovrebbe fare prima di acquistare una videocamera digitale (come qualsiasi altro prodotto tecnologico) è decidere quale sarà il suo utilizzo. Questo sbarramento decreterà principalmente le caratteristiche tecniche, ma soprattutto il prezzo da pagare per avere una certa videocamera digitale. Sia che siamo utenti comuni, videoamatori o utenti evoluti (diciamo semi professionisti o poco meno) la dimensione, il peso e l’ergonomia dovranno essere importanti (contando il fatto che dovremo tenerla in mano, magari per un lungo periodo, alla lunga potrebbe risultare scomoda e fastidiosa, così da compromettere le nostre riprese). Esistono tre tipi di form factor: a sviluppo verticale (dalle dimensioni ridotte, che però vanno a sacrificare molto della componentistica), sviluppo orizzontale (tradizionali, con la classica impugnatura laterale che permette di avere una videocamera digitale più voluminosa, ma non sacrificata per quanto riguarda le caratteristiche tecniche) ed easy shooting (che vuole unire la praticità dello sviluppo a verticale, con la completezza di una tradizionale orizzontale: permettendo quindi la rotazione indipendente del corpo macchina diviso in due parti). Molto importante, da tenere in considerazione è anche lo stabilizzatore, che permette di avere riprese precise (o quasi), nonostante si è in movimento o comunque la mano risulti stanca ed un po’ traballante. Naturalmente ad ogni esigenza, la propria videocamera, tenendo anche conto della possibilità di dover memorizzare video in risoluzione HD per un lungo lasso di tempo prima di poter collegarla ad un computer e scaricarne il contenuto.
Supporto di memorizzazione
Come per le fotocamere, anche questo è un fattore molto importante, solo che a differenza delle fotocamere, esistono vari formati e varie tecnologie, che possono essere accompagnati ad una videocamera digitale. Per esempio è possibile ancora trovare il formato (supporto) di memorizzazione MiniDV che registra su di una cassetta compatta di dimensioni ridotte, nel formato digitale. Altro formato è quello delle memorie Secure Digital (le classiche SD, MicroSD ecc), che permette di sostituire agevolmente il supporto pieno con un\’altra memoria (alcune videocamere digitali hanno ben due slot di memoria), che occupa una spazio veramente risibile ma che ha anche una capienza non indifferente (soprattutto se si utilizzano delle memorie da 32 gigabyte). Alcune videocamere digitali hanno optato per la memoria integrata, ma che generalmente (a causa dei costi e quindi della scarsa quantità presente) viene affiancata da una memoria Secure Digital. Ancora esistono in commercio videocamere che registrano su di un DVD (dalle dimensioni ridotte rispetto a quelli tradizionali, ma che può essere letto da un computer o da un qualsiasi lettore DVD da tavola). Per finire stanno prendendo sempre più piede i dispositivi equipaggiati con dei dischi rigidi, che permettono di avere uno spazio ed una velocità notevole di memorizzazione, grazie ai costi sempre più ridotti a gigabyte (con supporti sempre più capienti, grazie anche al fatto che è possibile registrare video in 2D o 3D alla risoluzione Full HD).
Zoom, CCD e LuminositÃ
Molto spesso capita di girare per i centri commerciali o le grosse catene di informatica, e soffermarsi su i cartellini che espongono le caratteristiche tecniche delle videocamere digitali, e come avviene anche per le fotocamere, si punta molto sui megapixel, ma in questi casi ancora di più sulla dimensione dello zoom…in formato digitale però. Senza dover spendere un capitale, per la maggior parte delle esigenze è bene che la videocamera abbia uno zoom ottico che vada dai 10x in su (visto oramai i costi della tecnologia si può osare tranquillamente molto di più) e naturalmente uno digitale che aiuti per raccogliere anche i pur minimi particolari. Ovviamente bisogna stare attenti a non strafare, anche perché se si esagera con la grandezza dello zoom ottico, allora si corre il rischio che l’immagine non sia ben ferma e quindi ci si deve attrezzare con un supporto (magari un cavalletto) o peggio ancora con uno stabilizzatore ottico (la stragrande maggioranza delle videocamere digitali in commercio, è equipaggiata con uno stabilizzatore digitale).
Per quanto riguarda invece il sensore CCD (in pratica un chip deputato alla cattura delle immagini ed alla conversione in segnali elettrici), bisogna fare attenzione a cosa ci viene proposto. Infatti a seconda del numero dei pixel contenuti sulla sua superficie, avremo anche la qualità e la risoluzione dell’immagine che andremo a memorizzare. Escludendo il formato DV che va a memorizzare le immagini ad una risoluzione di 720×576, è buona norma che la videocamera non abbia un valore al di sotto di 800.000 pixel (così da avere una risoluzione accettabile e di qualità ). Naturalmente le videocamere digitali più elaborate, possono disporre di ben 3 CCD, uno per ogni colore fondamentale (ma qui il prezzo sale esponenzialmente).
Per quanto riguarda invece la luminosità , le cose si complicano un pelino, infatti entra in gioco l’unità di misura LUX (che al momento non sembra essere stata standardizzata da tutti i produttori e che quindi a parità di “luminosità ”, bisognerebbe provare i prodotti in questione per decretarne il migliore). Con LUX si intende “la misura relativa all\’area piana tangente la porzione sferica”, ovvero che sensibilità deve avere in LUX la videocamera per riprende un oggetto illuminato con determinato valore LUX ed avere una resa nitida. Per intenderci, se un oggetto ha una luminosità pari a 3 LUX, la videocamera deve avere un numero di LUX pari o inferiore all’oggetto. Quindi, a differenza di altre forme di misura (ad esempio per i display o per i sensori delle fotocamere), minore sarà il valore di LUX, maggiore sarà la sensibilità della videocamera digitale (questo in teoria, perché in pratica, come abbiamo detto prima, questa misura non è stata standardizzata dalle case produttrici).
Puntamento ed accessori
Una funzionalità importante quando si utilizza una videocamera digitale è la presenza del display e del mirino ottico.
Nonostante tutti e due abbiano la stessa funzione (cioè riprendere la scena che vogliamo memorizzare), a seconda delle esigenze ci può capitare di dover preferire un sistema rispetto ad un altro. Per prima cosa bisogna dire che è sempre auspicabile che la videocamera abbia un display ampio (dai 3 pollici in su), così da poter riprendere senza difficoltà la nostra scena. Il problema è che più le dimensioni del display saranno generose, maggiore sarà la spesa che dovremo sostenere per la videocamera digitale. Oltre ai costi, migliore e più grande sarà il display, maggiori saranno i consumi per quanto riguarda la batteria (senza dimenticare che con una forte esposizione della luce, si corre il rischio di non vedere bene quello che si sta riprendendo). Ecco perché è sempre consigliabile avere un dispositivo che abbia anche un mirino ottico (per situazioni abbastanza impegnative e quando non si vuole consumare velocemente la batteria).
Per quanto riguarda invece le batterie, difficilmente avremo una lunga durata (visto che quelle in dotazione con le videocamere digitali non sono molto capienti), quindi sarebbe il caso di premunirsi portandosi con se almeno una batteria di riserva (meglio due per ogni evenienza). Le batterie che possiamo trovare in commercio sono del tipo Batterie a ioni di Litio (Li-Ion), Batterie Nichel Cadmio (NiCad), Batterie Nichel-Idruro di metallo (NiMH). In generale sono da preferire le Li-Ion in quanto hanno una durata maggiore e non soffrono dell’effetto memoria (cioè non vanno scaricate e caricate completamente prima di usarle, pena il deterioramento prematuro della batteria), anche se hanno un costo maggiore.
Per il resto avremo in molti casi la possibilità di utilizzare un cavalletto per stabilizzare maggiormente le riprese, inserire un microfono esterno per un audio migliore, collegare una lampada esterna (sia alimentata dalla videocamera digitale stessa che esternamente) per migliorare la qualità delle riprese e ancora teleobiettivi, grandangoli (ma qua si parla di dotazione per esperti) e l’immancabile borsa per il trasporto.
Alcuni esempi
Fermo restando che eviteremo prodotti che vanno dai 1000 euro in su (quasi si parla di utenza evoluta, che non ha bisogno di certo di questa guida, ma che si confronta generalmente con la nostra community ed all’interno delle pagine di Tecnozoom), presenterò alcuni esempi di videocamere adatte ai neofiti o a chi vuole qualche cosa in più rispetto al solito video della domenica. Per chi si vuole mantenere contenuto nei prezzi , ma vuole un prodotto di qualità , ecco arrivare Sony DCR-SX50E (hard disk interno da 16 gigabyte, display LCD touchscreen widescreen da 2,7 pollici, CCD da 800.000 pixel, obiettivo Carl Zeiss Vario-Tessar, zoom ottico 60x e zoom digitale 2000x), Canon LEGRIA FS46 (memoria Dual Flash da 8 GB con la possibilità di utilizzare due schede due schede SDXC o Eye-Fi, LCD widescreen da 2.7 pollici, zoom avanzato 41x, zoom ottico 37x e zoom digitale 2000x) e Samsung SMX-C20 (sensore da 800.000 pixel, zoom ottico 10x e zoom digitale 1000x, display LCD da 2,7 pollici).
Per chi invece vuole qualche cosa in più dalla propria videocamere (ed è quindi disposto ad una spesa maggiore), ecco arrivare Panasonic HDC-SD800 (sistema 3MOS Renders Colorfully per immagini 2D e 3D con lente di conversione 3D opzionale, risoluzione di 7,59 milioni di pixel effettivi, registrazione 1080/50p, memorie SD, SDXC e SDHC), Samsung HMX-S15 (stabilizzatore ottico, CMOS da 10 megapixel, zoom ottico 18x, disco allo stato solido da 32 GB, slot per schede SD/SDHC e display touchscreen da 3,5 pollici) e Canon LEGRIA HF M41 (CMOS Pro da 2.4 MP, LCD touchscreen da 7.5 cm, memoria interna da 32 GB, Obiettivo video HD 10x, zoom ottico 10x, zoom digitale 40x/200x)
Considerazioni finali
Il mondo delle videocamere digitali è interessante quanto quello delle fotocamere digitali (ma visti i prezzi di questi, più accessibili e conosciuti dalla maggior parte delle persone). Come tutto però, quando ci si approccia, bisogna avere calma e molta attenzione. È vero che le cose le impariamo praticando, ma è anche vero che bisogna sempre stare attenti a quello che si compra. L’ideale sarebbe per chi è alle prime armi (e difficilmente deciderà di fare il passo successivo), acquistare una videocamera da battaglia, senza velleità , che permetta un controllo automatico della scena, ed al massimo la modifica di qualche parametro manualmente. Per chi invece vuole intraprendere la strada del video amatore o del prosumer, allora è consigliabile un dispositivo che permette inizialmente un controllo automatico della scena, che poi possa però essere modificata manualmente in tutti i più piccoli particolari (un po’ come avviene per le videocamere). Visto i costi irrisori, in ogni caso è preferibile una videocamera digitale che riprenda le scene in HD o meglio ancora in Full HD (visto il proliferare di TV ad alta definizione) e perché no, provare ad esplorare il mondo del 3D. A prescindere da quello che vorremo fare, è sempre un bene seguire Tecnozoom, la community ed i blog tematici, in modo da avere un aiuto, un consiglio ed un suggerimento su questo fantastico mondo.
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