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Tra il digitale terrestre e il 3D che avanza, anche LG presenta la sua line up di prodotti che abbraccia praticamente tutte le tecnologie esistenti per quanto riguarda le TV: parliamo di pannelli LED, LCD e Plasma…
Abbiamo avuto l’occasione di essere invitati presso LG e di fare quattro chiacchiere (e qualche domanda interessante) con Diego Cavallari manager di LG. L’argomento è la TV di oggi ma soprattutto cosa offre LG in più rispetto alla concorrenza. Abbiamo avuto modo di parlare di tecnologie come il 3D (a breve ad appannaggio anche di dispositivi di fascia media, per poi invadere sicuramente le case, in un futuro prossimo, anche su dispositivi di fascia bassa) e di vedere come l’azienda lo supporta, ma ancora l’integrazione con la rete come ad esempio l’uso di Skype o in generale il digitale terrestre. Ultimo ma non ultimo, trasformare la nostra TV di casa in un centro multimediale di intrattenimento domestico.
La filosofia produttiva odierna di LG (almeno per quanto riguarda i modelli di TV di fascia alta) è quella di produrre dispositivi senza fili, cioè applicabili ad esempio ad una parete, oppure ad una certa distanza da essa, ma che per essere collegato al “mondo” esterno non abbia bisogno più di cavi. Una nuova fruizione grazie al digitale terrestre certificato e le possibilità offerte dalla nuova tecnologia 3D da applicare ora a tutti i modelli prodotti dall’azienda, sia che questi siano LED, LCD o Plasma (infatti LG ha deciso di non differenziare la “dotazione tecnica” a seconda del prodotto ma di utilizzare le medesime features a prescindere dalla tipologia di TV che l’acquirente desidera acquistare).
La prima domanda d’obbligo fare era a proposito del 3D visto che in listino LG annuncia la presenza sia di dispositivi che permettono la tecnologia per il 3D passivo ed attivo. Infatti la differenza fra le due tecnologie è notevole: mentre la tecnologia passiva permette di avere occhialini tradizionali (quelli che vediamo nei cinema per esempio) ad un costo molto basso, ma di contro una qualità visiva del 3D inferiore e per via della limitazione della tecnologia impossibilitata a spingersi alla risoluzione Full HD di 1080p, con quella attiva la resa finale è la migliore, con immagini in Full HD a 1080p ma di contro con occhialini molto costosi che fanno levitare il prezzo finale (basta pensare ai componenti di un nucleo familiare e calcolare tra i 50 ed i 70 euro almeno per occhialino).
In realtà la qualità della tecnologia attiva è la migliore per via dell’elettronica montata sull’occhialino, che comunicando con la TV, permette di otturare la lente in modo da ricreare l’effetto 3D. Se per eventi di massa (per mantenere i costi) è d’obbligo la tecnologia passiva, in ambito domestico il futuro è la tecnologia attiva. Per ora non è previsto lo sbarco in Italia dei modelli passivi, mentre per esempio in Inghilterra, dove esistono canali sul digitale terrestre e satellitare che già hanno una programmazione 3D, questi sono già in commercio. Per ultimo non dobbiamo dimenticare che LG è stata la prima a proporre (al CES 2010, ma non entusiasmando) un videoproiettore ottica singola 3D. LG ha adottato la politica di proporre le proprie TV (ricordiamo sia LED, LCD o Plasma) senza un convertitore dal 2D al 3D, in modo da non incorrere in equivoci (visto che l’utente si immagina un 3D come per una risorsa studiata e girata appositamente per questa tecnologia).
Naturalmente abbiamo proposto la fatidica domanda anche ad LG: cioè se esistono degli studi che provano o comunque avvertono che ci possono essere dei problemi con l’uso degli occhialini. Diego Cavallari ha giustamente detto che in realtà non esistono degli studi ne che dimostrano la dannosità sull’uso degli occhialini ma neanche che dimostrino il contrario, infatti, come tutte le cose, anche qui sta nel buon senso delle persone per quanto riguarda l’uso intensivo o meno di una tecnologia.
Tutto può fare male, se non utilizzato con le dovute accortezze, tutto può affaticare, ma contando i vari mercati in cui opera LG, per ora non ci sono stati problemi da parte degli utenti a proposito di prodotti che utilizzino il 3D (naturalmente se sto 24 su 24, 7 giorni su 7 attaccato alla TV, è probabile che alla fine ne possa risentire, sia che usi gli occhialini, sia che guardi la TV tradizionale).
Per quanto riguarda invece l’impatto finale della tecnologia 3D sul costo totale della TV, LG ha deciso di tenere i costi abbastanza contenuti e gestendo il tutto come una features (paragonabile a qualsiasi altra). Infatti se si va a vedere, il costo del modulo 3D andrà ad inficiare sul prezzo per circa 100, 150 euro, ma se questo lo si paragona al prezzo che andremo a spendere per un pannello da circa 47, 55 pollici, ecco che allora si capisce subito che ad un costo superiore o quasi uguale a 1500 euro, la spesa di questa “features” è abbastanza equilibrata (alla fine chi decide di spendere una determinata cifra, abbastanza importante, non bada a qualche decida di euro in più ma decide di prendere il pacchetto full optional).
Anche riguardo alla tecnologia LED, LG ha le idee chiare, infatti dispone a catalogo qualsiasi tipo di pannello LED, partendo da quelli che utilizzano la tecnologia EDGE LED (cioè i LED sono posizionati sul bordo del pannello) che permette di avere pannelli veramente sottili (e come dice Diego Cavallari, “permette alla concorrenza di avere TV assolutamente sottili”), fino a quelli che utilizzano la tecnologia Full LED con l’aggiunta del local dimming (in pratica i led sono disposti dietro al pannello e vanno ad occupare tutta la totalità dell’area, e quando si vuole creare l’effetto di buio, si spegne singolarmente ogni LED interessato), che permette ad LG di avere in media pannelli più sottili rispetto alla concorrenza.
Naturalmente l’evoluzione di LG sembra sia proprio quella che porterà a sviluppare ancora di più la tecnologia Full LED local dimming: infatti a breve presenterà dei pannelli con più di 2000 LED, che permetteranno di avere una luminosità molto importante e che permetteranno all’immagine di guadagnare anche per quanto riguarda il contrasto (in pratica avremo un contrasto di 10.000.000:1). Infatti i neri saranno più marcati ma soprattutto localizzati nel particolare (a differenza di quello che avviene con EDGE LED che andrà a spegnere una parte molto più grande di immagine). In pratica un futuro che si prevede molto “luminoso e netto”.
Un altro “problema” è quello della gestione del sonoro, infatti se si vuole un pannello molto sottile, si dovrà per forza sacrificare la qualità dei diffusori, LG invece ha risolto in un modo alternativo: inserendo degli attuatori in modo da mettere in risonanza la cornice della TV e trasformarla in una specie di diffusore acustico. Questo metodo permette quindi di non essere più legati allo spessore della TV (e quindi mettere dei diffusori molto piccoli) e di non avere griglie in posizione laterale, posteriore. Con questo metodo il suono risulta perfettamente frontale e quindi permetterà all’utente di ricevere direttamente il suono che proviene dalla TV.
Nelle TV invece di dimensioni maggiori si è pensato di inserire nella parete posteriore un diffusore per le basse frequenze, in modo magari da sfruttare la parete posteriore in cui generalmente le persone vanno a posizionare la TV. Questo metodo permette ancora di più di enfatizzare anche le basse frequenze e di regalare a tutti un sonoro migliore. Naturalmente fa notare Diego Cavallari, queste sono sempre e comunque delle TV, progettate per dare il massimo in ambito video e quindi, nel caso si abbia la necessità di un impianto di qualità , allora l’utente finale dovrà rivolgere (almeno per quanto riguarda i diffusori) il proprio sguardo verso tecnologie e soluzioni di qualità , professionali o al limite semi professionali.
Grazie alle nuove Tv LG, si apre all’orizzonte una nuova forma di intrattenimento domestico, infatti potremo accedere ad internet e a tutta una serie di contenuti che solo fino a qualche mese fa era ad appannaggio (o quasi) al solo mondo PC. Infatti potremo accedere a contenuti come ad esempio quelli forniti da Youtube, piuttosto che Picasa o ancora Skype ecc… Ma non solo, non avremo più problemi per quanto riguarda la condivisione dei contenuti, che essi siano su chiavetta USB o su disco rigido (non dovremo più badare alle dimensioni o al tipo di formattazione), ma ancora il formato, che escludendo i file WMV (windows media video, per cui ci vogliono licenze particolari Microsoft), permette di eseguire qualsiasi tipo di file noi gli si sottopone (da notare che il 50% delle TV offerte adottano lo standard DLNA, il che permette di inserirsi nella rete locale e di navigare su internet o vedere un file che si trova su di un computer).
Per quanto riguarda gli standard generali (che siano audio e video), LG ha cercato di fare di più, ed oltre che presentare gli standard di sicurezza accettati in Italia ed in generale in Europa, collabora attivamente con i broadcasting, ricevendo tecnologie e fornendo tecnologie, mandando presso queste aziende i propri ingegneri, in modo da essere sicuri di avere un prodotto che rispetti completamente lo standard e che possa quindi essere affidabile utilizzando questa tecnologia. Tutto questo sia a livello italiano, per il nostro mercato ma anche europeo per il mercato internazionale.
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