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Il terremoto ed il conseguente Tsunami che si è abbattuto nel Nord del Giappone ha causato e continua a causare più danni di quelli che si possono vedere ad occhio nudo. Infatti oltre a mettere a rischio l’economia di un paese, ha creato una situazione in cui a livello tecnologico anche altri stati possono venire danneggiati ed altri produttori stranieri.
Sappiamo di preciso che il Giappone produce il 13,9% della tecnologia mondiale, e quindi i problemi riscontrati dall’economia giapponese potrebbero avere delle grosse ripercussioni a livello mondiale. Per esempio Sony ha dovuto bloccare la produzione di 6 fabbriche, con la conseguente fermata delle linee produttive (tra cui quelle che producono dischi e lettori Blu Ray). Un altro problema riguarda le batterie, infatti sembra che ci sia un rallentamento della produzione di queste, che potrebbero rallentare la distribuzione di molti prodotti tecnologici e quindi il rallentamento economico ed evoluzione tecnologica.
Anche i semiconduttori (il Giappone è leader di questo mercato) sono stati fermati, a causa della mancanza o carenza dell’approvvigionamento delle materie prime. Per quanto riguarda invece schermi LED ed LCD, le aziende Toshiba e Fujitsu hanno bloccato la produzione e quindi un conseguente rallentamento della produzione di prodotti ed un rallentamento dell’evoluzione.
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