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A differenza degli scenari che si potevano trovare fino a qualche anno fa, i classici e tradizionali cellulari stanno lasciando posto ai più evoluti smartphone. Nonostante questo, il mercato dei cellulari ha ancora una fetta del 60%. Molto più semplici da usare (in linea di massima immediati e veloci), riscuotono ancora un buon successo, soprattutto tra quegli utenti che hanno necessità di un terminale esclusivamente per telefonare, mandare sms e in alcuni casi inviare e-mail. Ora però la scelta ricade su due tipi di terminali economici, i classici cellulari, i feature phone (vedremo dopo cosa sono) oppure i dispositivi dual sim (che permettono di avere due sim sullo stesso cellulare e quindi di avere due numeri di telefono differenti).
GeneralitÃ
Come sempre ogni utente ha i propri gusti e si differenzia rispetto ad altri, ma in ogni caso chi cerca un cellulare ha quasi sempre necessità di un prodotto dalle dimensioni e peso ridotto (stile candybar ma non solo), che permetta un’autonomia sufficiente ma soprattutto sia resistente ad urti o cadute. Se prima la scelta difficile era su quali bande dovesse operare (cioè la possibilità di poter utilizzare il cellulare in Europa o anche negli altri continenti), ora invece praticamente tutti i cellulari sono quadband (o quadriband) e permettono di effettuare chiamate in ogni parte del globo. L’unica differenza sostanziale ora sta nei cosiddetti cellulari tradizionali (ovvero dispositivi che permettono di chiamare, mandare sms ecc, ed utilizzano un sistema operativo proprietario) e nei feature phone (ovvero terminali dalle caratteristiche molto simili agli smartphone, con sistemi operativi proprietari ma che permettono più funzioni rispetto ai tradizionali cellulari).
Cellulare o Feature Phone
Nonostante facciano parte della stessa categoria, le differenze sono notevoli: chi acquista un cellulare tradizionale (tastierino numerico o al massimo tastiera QWERTY sotto il display o scorrevole) non bada molto al display (abbastanza limitato, di dimensioni ridotte e di certo non touchscreen) e può pensare ad un optional come il bluetooth (per utilizzare un auricolare senza fili), ma non avrà interesse ad installare programmi (anche perché spesso non è possibile). Tutt’altra cosa invece l’utente che desidera un feature phone: infatti questi avrà la necessità di un terminale completo (o quasi), che permetta la navigazione via Wi-Fi per esempio (tramite protocollo wap o HTML), di dimensioni contenute ma più generose rispetto ai dispositivi tradizionali. Se per i cellulari tradizionali non ci dovrebbero essere problemi (sono più o meno tutti uguali, cambiano solamente la ricezione, la resistenza ed i materiali utilizzati), per il feature phone il discorso comincia ad essere un po’ complicato. Infatti ogni produttore ha il proprio sistema operativo proprietario, che si differenzia dagli altri per funzionalità e peculiarità (Nokia per esempio ora utilizzerà la Serie S40 sui feature phone ed in futuro forse Melterni). Molti hanno la possibilità di installare applicazioni ed alcuni hanno un rudimentale multitasking.
MultimedialitÃ
Per quanto riguarda i classici cellulari, le caratteristiche multimediali si fermano alla possibilità di ascoltare la radio (spesso integrata nelle cuffie), visualizzare qualche foto o allegato inviato via mms, e in alcuni casi sporadici utilizzare la fotocamera posteriore per scattare qualche foto da mandare magari via MMS. Altro discorso per i feature phone che invece spesso vengono equipaggiati da fotocamere posteriori discrete (in genere dai 2 megapixel a salire), offrono la possibilità di visualizzare video e foto, oltre a leggere PDF e TXT con i lettori multimediali integrati. Senza dimenticarci poi l’ascolto di musica (magari tramite MP3) o cosa ancora più interessante l’interazione con social network, e-mail avanzate, chat e reader rss (oltre a poter giocare a videogiochi interessanti e spesso un market apposito per ulteriori applicazioni).
ConnettivitÃ
Se per i classici cellulari il massimo che possiamo aspettarci è una connettività GSM e/o GPRS ed il bluetooth, il discorso anche in questo caso cambia se parliamo di feature phone. Troveremo a disposizione un modulo Wi-Fi, una connettività (per il trasposto dati) che arriva quasi sempre ad EDGE (e in alcuni casi anche 2G GPRS) ed un bluetooth in versione stereo con EDR, non inferiore alla 2.1. Non manca quasi mai neanche la presenza di un connettore USB per scaricare o caricare dei dati e naturalmente un lettore di memorie SD per espandere la memoria interna. Gli unici feature phone che utilizzano una connessione superiore (per esempio 3G), sono i prodotti cinesi di esportazione (che spesso utilizzano un sistema operativo proprietario completamente in java), ma che è sconsigliabile utilizzare, per via dei materiali non sempre all’altezza ma soprattutto per il non rispetto delle norme sulle emissioni. Alcuni cellulari e molto di più i feature phone sono equipaggiati con lo slot per l’utilizzo della doppia sim (i feature phone permettono l’utilizzo contemporaneo), che permettono di avere due numeri telefonici differenti (e di operatore differente) sul proprio terminale.
Alcuni esempi
Fermo restando che ogni esigenza è differente dalle altre, vediamo qualche esempio concreto di cellulare tradizionale e feature phone. Quando si parla di cellulari a basso costo, non si può non citare Nokia che detiene ancora una fetta consistente del mercato mobile, grazie anche ai mercati emergenti (Africa, India, Brasile per intenderci). Per chi volesse un telefono per chiamate ed SMS, la scelta in casa Nokia potrebbe ricadere sui terminali Nokia 1800 (13 ore circa di conversazione e 34 giorni in stand-by), Nokia 1616 e Nokia 100. Restando sempre in Europa, non possiamo non citare Alcatel, con i modelli One Touch 208, One Touch 223, One Touch 255 e One Touch 255D (in versione dual sim). Per quanto riguarda invece Samsung ecco un terminale semplice il Samsung E1230, seguito a ruota dal Samsung E1170 e dal Samsung E1080. Tornando in Europa e precisamente in Italia, troviamo Onda Mobile Communication che presenta Onda X2S (anche in versione dual sim) e Onda 0140 Music Phone (per gli amanti della musica). Naturalmente questi sono solo alcuni dei cellulari che si possono trovare in commercio, ma come sempre si può avere l’imbarazzo della scelta.
Per quanto riguarda invece i feature phone, la spesa sarà maggiore (rispetto ai cellulari tradizionali), ma avremo un prodotto che in taluni casi non ha niente da invidiare agli smartphone più blasonati. Per esempio possiamo citare il Nokia Asha 201 e Nokia Asha 200 (dual sim), feature phone con tastiera QWERTY al di sotto del display che permettono navigazione web, e-mail avanzata, social network e chat (manca solo il display touchscreen, GPS ed il Wi-Fi che possiamo avere nel Nokia Asha 303 ma ad un prezzo superiore ai 120 euro). Dal canto suo Alcatel propone il modello One Touch 606 (con tastiera QWERTY slide), One Touch 803 con tastiera QWERTY sotto il display e One Touch 806 (Wi-Fi, QWERTY e touchscreen). Per finire anche Samsung ha i suoi feature phone, parliamo del Samsung Corby Txt, Samsung GT-S3350 (che vede la tastiera QWERTY come anche la presenza del modulo Wi-Fi).
Quale la scelta?
Come detto all’inizio la scelta è soggettiva, dipende da quale utilizzo vogliamo fare e quali sono le nostre reali necessità . In linea di principio chi possiede uno smartphone di ultima generazione, è propenso ad acquistare un cellulare tradizionale, per chiamate di emergenza o nell’eventualità di rimanere senza carica (in alcuni casi la ricezione dei classici cellulari rimane ancora la migliore). Un cellulare tradizionale ha un peso ridottissimo (non supera gli 80 grammi), un ingombro ridottissimo, una durata in stand-by o in chiamata notevole (più di 7 ore). Non bisogna sottovalutare la resistenza: robustezza che sopporta urti, cadute e spesso nonostante riceva spruzzi o si bagni notevolmente, riprende a funzionare una volta asciutto come se nulla fosse. Chi invece vuole un feature phone, ha la necessità di un prodotto completo o quasi, dal costo sempre e comunque ridotto (in questo caso meno di 100 euro per la versione dula sim). La resistenza si, ma la possibilità di avere un comparto multimediale e connettivo che permetta di non rimpiangere uno smartphone evoluto (almeno per le necessità quotidiane: aggiornare il social network, sms, mms, chat, e-mail ecc). In questo caso le dimensioni ed il peso ridotto sono un pochino sacrificati alle funzionalità presenti (molti integrano una tastiera QWERTY scorrevole o al di sotto del display), come anche la durata della batteria che comunque ha una durata superiore alle 6 ore.
Guida all’acquisto di uno smartphone
Introduzione
L’evoluzione tecnologica ha portato a sostituire precedenti categorie di prodotti (come per esempio i palmari o pocket PC) ed introdurre nuove tipologie di device: gli smartphone fanno parte di questa nuova categoria di dispositivi. Parliamo di terminali mobile che uniscono le funzionalità di un telefono cellulare tradizionale (chiamate, sms ed MMS) alle peculiarità tipiche di un sistema produttivo casalingo (computer per esempio). Naturalmente tutto questo con le dovute cautele, ma in linea di principio permettendo di eseguire tutte le operazioni tipiche (sia lavorative che di svago), che precedentemente si poteva eseguire esclusivamente su di un computer (l’evoluzione ha portato ad integrare molteplici funzionalità negli smartphone, fino a trasformarli in navigatori GPS, lettori multimediali e console portatili). Viste poi le funzionalità introdotte, a differenza dei fratellini minori (cellulari e feature phone) i costi levitano notevolmente, mentre paradossalmente ne diminuiscono la resistenza e la durata nel tempo (soprattutto a causa del fatto che i sistemi operativi mobile utilizzati non sempre nelle nuove versioni permettono di essere installati su terminali datati, rendendo il prodotto meno “cool” ed in alcuni casi limitato nelle funzionalità ).
GeneralitÃ
La scelta di uno smartphone, può variare in base alle esigenze di un utente, ma soprattutto in base alla spesa preventivata (anche se è vero che terminali top di gamma e non, permettono di essere acquistati tramite gli operatori anche a costo zero, garantendo una ricarica mensile di un certo tot di euro per un determinato numero di mesi). È anche vero che gli smartphone in linea di principio si possono racchiudere in tre macro categorie di prezzo: fascia bassa, fascia media e fascia alta. Se fino all’anno scorso non sempre era conveniente acquistare un dispositivo di fascia bassa, ora anche questa tipologia di prodotto offre un’esperienza interessante anche spendendo poco (naturalmente si può pensare anche di acquistare un prodotto che nella scorsa stagione era di fascia alta e media e che sicuramente ora sarà calato di prezzo). In ogni caso bisogna tenere sempre a mente una cosa: a meno di cadute, rotture o danni irreparabili, anche se non si può disporre dell’ultima versione del sistema operativo mobile, il terminale continuerà a funzionare e tutti i software saranno compatibili (tranne rari casi) anche con le passate versioni (l’inseguire l’ultimo ritrovato hardware o l’ultima release software, al giorno d’oggi è diventato solo marketing, anche perché spesso non si riesce a sfruttare che in minima parte la “potenza” presente sugli smartphone).
Quale sistema operativo
Una delle cose più importanti nella scelta del proprio smartphone è il sistema operativo mobile che questi avrà installato. A seconda del software, avremo un approccio diverso ed in alcuni casi anche dei prezzi differenti, anche a parità di hardware presente. Uno dei parametri che spesso tiene banco nei forum di discussione e nei blog, è la presenza di software disponibile per quella piattaforma (gratuita o a pagamento). Spesso questa necessità supera di gran lunga anche la richiesta di potenza vera e propria, anche perché in questi ultimi anni abbiamo avuto la dimostrazione che puoi avere un sistema operativo mobile superiore ai concorrenti, ma se non hai supporto da parte di terzi è destinato a non sfondare sul mercato (basti vedere quello che stava succedendo fino a qualche anno fa con Nokia ed il suo Symbian). A contendersi il mercato mobile troviamo Google con il suo Android (a pari merito con Apple ed il suo iOS installato sull’iPhone), a seguire Nokia con Symbian^3 (nelle nuove incarnazioni Anna e Belle, da non confondere con il vecchio Symbian OS, S60 ecc), Microsoft ed il suo Windows Phone 7 ed in fine RIM con il suo BlackBerry (messo per ultimo vista la tipologia di prodotto ed il mercato a cui è rivolto, senza dimenticare le cattive acque in cui si trova nel 2012).
Android
È un sistema operativo mobile sviluppato da Google, ma reso open source nelle sue varie versioni ed installabile praticamente su qualsiasi dispositivo (sia smartphone, tablet, media player, ecc). La peculiarità di questo sistema operativo è che viene utilizzato da qualsiasi produttore hardware e che quindi si avrà la possibilità di trovarlo su vari dispositivi mobile in svariate configurazioni hardware. Grazie al fatto che il codice sorgente di ogni distribuzione è reso disponibile alla comunità , anche vecchi terminali non più supportati dalla casa madre, vengono spesso aggiornati e”potenziati” da appassionati. L’approccio di Android è quello di permettere ad “ogni” utente di poter modificare in profondità il software, permettendo di cambiarne la home, personalizzare le schermate di sblocco ed in generale aggiungere funzioni magari non presenti nella versione ufficiale.
Uno dei problemi è che nonostante Google rilasci nuove versioni del proprio software mobile, non sempre i produttori aggiornano celermente (delle volte non aggiornano proprio) quelle installate sui terminali già rilasciati sul mercato, prediligendo portare ogni anno nuovi terminali con installata l’ultima release.
iOS
Apple è stata la prima ad intuire come un sistema operativo mobile per poter sfondare aveva bisogno attorno a se di servizi ma soprattutto di un market che permettesse di cercare (ai tempi di Symbian OS ogni produttore o distributore di software aveva il proprio sito dove vendeva il software per il proprio terminale) velocemente e con criterio il software da poter installare sul proprio smartphone. A differenza del concorrente Android, iOS è da considerarsi un sistema operativo chiuso (i sorgenti non sono disponibili), monomarca (al momento viene installato solo sugli smartphone creati da Apple, gli iPhone) e quindi aggiornato solo da Apple. Da un lato questo non permette di avere modifiche sostanziali al layout o aggiunte di funzionalità al proprio terminale, ma dall’altro lato Apple garantisce aggiornamenti continui cuciti apposta sull’hardware proposto (quindi terminali sempre ottimizzati). Il fatto però di avere terminali monomarca porta anche i prezzi dei terminali Apple a levitare esponenzialmente e quindi a non avere terminali ne di fascia bassa ma neanche di fascia media (l’iPhone si svaluta nel tempo con enorme difficoltà ).
Symbian (Anna e Belle)
Per non lasciare spazio ad ogni possibile fraintendimento, bisogna precisare che ora il sistema operativo Nokia (in realtà lasciato allo sviluppo ad Accenture) si chiama Anna o nell’ultima release Belle (eliminando la dicitura Symbian^3 che ha rappresento il nuovo corso intrapreso dal sistema operativo). Parliamo di un sistema operativo mobile che finalmente ha aggiunto uno store online (Ovi Store o Nokia Store) unificato per le applicazioni (ma vi è ancora la possibilità di recuperare tantissimo software online) e che al momento viene installato solo sugli smartphone creati da Nokia. La peculiarità di questo sistema operativo mobile è che risulta essere molto vicino ad un sistema operativo tradizionale (multitasking effettivo, possibilità grazie ad una porta USB O.T.G. di collegare una pendrive oppure un mouse o tastiera), veloce, che richiede poche risorse e che sfrutta l’accelerazione hardware per usare le potenzialità della GPU nella gestione del sistema operativo mobile.
Windows Phone 7
Il sistema operativo voluto e creato da Microsoft (arrivato ora alla versione 7.5 che prende il nome di Mango) si basa sulla concezione che sta tra quella di Apple e Google: infatti nonostante venga installato su smartphone di svariate marche, ad ogni release Microsoft decide quali saranno i requisiti minimi (ed in alcuni casi anche il tipo di dotazione hardware supportata). Questo porta però ad avere terminali dalle caratteristiche tecniche simili, che si dovrebbero differenziare esclusivamente per i servizi software introdotti dai vari produttori. Il lato positivo è che la richiesta hardware è inferiore alla concorrenza ed al momento gli aggiornamenti vengono distribuiti esclusivamente da Microsoft.
BlackBerry
Arrivato alla versione 7.0, è da sempre considerato il sistema operativo mobile adatto alla produttività aziendale per antonomasia. Installato solo sui terminali BalckBerry, permette la gestione della posta aziendale e dei servizi alle aziende nativamente (grazie a server e servizi dedicati). Un sistema operativo mobile però che non ha sfondato al grande pubblico a causa della dotazione tecnica non da top level (intesa come potenza vera e propria, non come dotazione di componenti), anche se il sistema operativo è robusto e performante, e al fatto che non è riuscita ad aprire al pubblico con terminali multimediali, orientati ad un pubblico che non ha bisogno solo di uno strumento per il lavoro.
Display
Uno smartphone molto spesso viene scelto anche per il display, visto che grazie alla potenza dei nuovi terminali è possibile guardare film, serie tv, giocare ed eseguire applicazioni che solo fino a qualche anno fa utilizzavamo sul nostro computer casalingo o in ufficio. Naturalmente a seconda del terminale è possibile che il display vari di dimensioni e di tecnologie utilizzate. Ad esclusione di Apple ed il suo iPhone 4S (display da 3.5 pollici), tutti i produttori per quasi tutti i prodotti top di gamma utilizzano display che vanno dai 3.7 pollici in su (Google con il suo Nexus ha optato per un display da 4.65 pollici). Samsung per esempio utilizza i Super AMOLED Plus e i Super AMOLED HD, Nokia gli AMOLED ClearBlack Apple i retina Display, HTC i S-LCD mentre LG display HD IPS. La scelta del display è spesso soggettiva, infatti a seconda della tecnologia si punta ad enfatizzare una caratteristica magari a discapito di un\’altra. In ogni caso è bene avere un terminale che abbia un display dai 400 ai 600 nit (ovvero la luminosità , che come metro di paragone prende gli 800 nit, ovvero un valore che permette di vedere perfettamente anche con una fonte luminosa diretta), un dpi (punti per pollice, ovvero densità fisica di punti) di almeno 200 che permette quindi di avere una visione di testi ed immagini come se fossero quasi reali (come se si stesse guardando una stampa su carta). Poi ogni tecnologia come detto ha una resa differente: alcune esaltano gli scuri, altri enfatizzano i colori, altri hanno una luminosità superiore ecc (è buona norma comunque provarli di persona o seguire comunque le nostre prove per rendersi della tipologia di prodotto).
ConnettivitÃ
Uno smartphone che si rispetti deve avere anche una buona connettività : generalmente tutti i prodotti in commercio hanno un modulo Wi-Fi (in configurazione a,b,g,n che permette anche la condivisione con altri dispositivi della connessione), un modulo GPS con supporto all’A-GPS per la navigazione (alcuni come Android hanno bisogno di una connessione fissa, Nokia invece fornisce gratuitamente il suo sistema di navigazione off-line Nokia Maps), il modulo bluetooth (alcuni produttori lo bloccano e non permettono l’utilizzo per lo scambio di file), una porta USB che trasforma il terminale in un dispositivo di memorizzazione di massa e non solo, un modulo NFC (per i pagamenti che andrò a sostituire in futuro il tradizionale POS per i micro acquisti, ma che al momento neanche tutti i terminali di fascia alta dispongono), la tecnologia DLNA o una porta HDMI per collegare lo smartphone ad una fonte esterna HD e la tecnologia Wi-Fi Direct (supportata non da tanti produttori e prodotti che permette di collegare uno smartphone ad un altro terminale direttamente, senza utilizzare un wireless access point o horspot). Naturalmente gli smartphone odierni utilizzano per la navigazione o la telefonia la tecnologia UMTS, che nelle versioni HSPA+ permette velocità di download teorici fino a 21 MBPS, HSPA fino a 14.4 MBPS e UMTS fino a 4 MBPS (i terminali di fascia media ed alcuni di fascia bassa utilizzano moduli HSPA, anche se poi gli operatori telefonici non sempre forniscono servizi alla massima velocità possibile dal dispositivo).
MultimedialitÃ
Come abbiamo accennato all’inizio, oramai gli smartphone stanno sostituendo vari dispositivi come per esempio i lettori multimediali (sia audio che video), i navigatori satellitari GPS ed in alcuni casi cominciano ad insidiare le console di gioco portatili. Non solo, grazie a fotocamera da 8 megapixel e più, e ad ottiche che si avvicinano a fotocamere di compatte di fascia media, portiamo dietro con noi un dispositivo poliedrico. Grazie anche ai display di nuovo concezione, è possibile leggere sul proprio smartphone documenti in formato doc, txt, pdf (una specie di e-Book reader), modificare le foto ed i video direttamente sul terminale ecc… Anche in questo caso una cosa da tenere sempre a mente è che non sempre la quantità di pixel delle fotocamere darà una qualità ottica, come per le fotocamere tradizionali contano l’ottimizzazione del software, le ottiche ed i sistemi che permettono di stabilizzare ed in alcuni casi migliorare la qualità della foto stessa. Nokia per esempio con il suo Nokia N8 (12 MPX) e le ottiche Carl Zeiss è considerato il miglior camera phone in circolazione, seguito a pari merito o quasi, dal Samsung Galaxy S2 e dall’iPhone 4S (naturalmente nel 2012 questi competitors presenteranno nuove ottiche, come anche la concorrenza HTC, LG, Panasonic ecc sta per presentare). In ogni caso è sempre meglio avere una funzionalità autofocus in modo da non avere foto mosse (o troppo mosse) e sfuocate.
Fascia alta
Per avere un’idea più o meno di quelli che sono i terminali che troveremo di fascia alta, ecco un carrellata di smartphone in base al sistema operativo di riferimento (di certo non esaustiva ma che renderà l’idea di quello che si trova al momento sul mercato). Per i Top di gamma Apple presenta iPhone 4S con sistema operativo iOS 5, Microsoft invece con Windows Phone 7 “ha lanciato” Nokia Lumia 800, Nokia Lumia 710, HTC 7 Mozart, Titan e Radar, l’LG Optimus 7 e Samsung Omnia W e Samsung Omnia 7. Android invece tantissimi terminali, di cui vale la pena documentare Samsung Galaxy S2, Galaxy Note, LG Dual, LG Optimus 3D, HTC EVO 3D, HTC Sensation. Per quanto riguarda BlackBerry abbiamo BlackBerry Torch, BlackBerry Bold, BlackBerry curve e BlackBerry Pearl. Symbian (Anna e Carla) abbiamo Nokia N8, Nokia 701 e Nokia 700. Alcuni restano esclusi (non si possono citare tutti gli smartphone di fascia alta, ma così ci facciamo un’idea), come anche quelli di fascia media ed alta, di cui il mercato veramente abbonda (ad esclusione sempre di iPhone che è presente con un unico modello, anche se in realtà in commercio possiamo trovare ancora l’iPhone 4 e l’iPhone 3GS).
Cosa scegliere?
Una cosa che ci hanno insegnato gli smartphone odierni e di conseguenza i loro sistemi operativi, che ogni prodotto o ogni sistema mobile ha le proprie caratteristiche tecniche. Android per esempio viene quasi sempre equipaggiato con processori in versione potenziata (si parla di questa generazione di dual core a 1.4 GHz come il galaxy note ma nel 2012 arriveranno i quad core tegra e non solo), mentre Windows Phone 7 o Symbian processori di potenza minore (Apple fa un po’ gara a se anche se segue il trend Android). Sta di fatto che la scelta di processore e ram dovrà essere vagliata (magari per una durata nel tempo maggiore) non in base alla comparazione fra piattaforme diverse ma all’interno dello stesso ecosistema (per esempio Symbian ha una GPU più potente in quanto il sistema operativo usa massicciamente l’accelerazione hardware). Per il resto tranne qualche raro caso (che fa parte dei terminali di fascia bassa o media), gli smartphone saranno full touchscreen e non disporranno ne di tastiera QWERTY o tastierino numerico (se si esclude RIM). Come sempre la scelta dipenderà dalle esigenze dell’utente, dal budget e disposizione e dalla voglia di affidarsi alla community per eventuali aggiornamenti non erogati dal produttore hardware (in ogni caso è sempre bene seguire news, approfondimenti e prove di Tecnozoom, in modo da restare sempre informati ed avere le idee chiare)
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