Steve Jobs (Sunnyvale, 11 agosto 1955 – 2011) è stato il cofondatore e per tantissimi anni (tranne per due brevi periodi in concomitanza con la sua malattia, e questo 2011 per lasciare il posto definitivamente a Tim Cook) il CEO dell’azienda Apple. Marchio storico che dopo qualche anno di appannamento, grazie proprio a Steve Jobs, ha ritrovato i fasti del passato (quando combatteva ad armi pari con l’altro colosso Microsoft), diversificando la tipologia di prodotti proposti al grande pubblico (in ambiente mobile non possiamo non citare iPhone, iPad o iPod per quando riguarda il mondo dell’entertainment, mentre per i computer abbiamo i Mac, ed i portatili MacBook).
Gli Albori
La storia di Jobs per certi versi è atipica, infatti nato da una madre americana e da un padre siriano, non è stato allevato dai suoi genitori ma dato in adozione ad un’altra coppia americana. Anche la vita da studente è abbastanza atipica, infatti dopo essersi iscritto all’università , presso il Reed College di Portland nell’Oregon (1972), abbandona gli studi e decide di dedicarsi al lavoro. Nel 1974 lo vediamo già protagonista presso Atari, al lavoro con l’amico Steve Wozniak sul progetto Breakout (un videogioco). Naturalmente una mente come Jobs non poteva stare immobile e quindi decide di abbandonare Atari per mettersi in proprio.
Nell’inverno del 1976, grazie a finanziamenti privati, nacque Apple Computer (nel garage dei genitori) e da li a poco (1 Aprile 1976) nacque Apple I (conosciuto anche come Apple-1), il primo computer dell’azienda (finanziato grazie alla vendita del pulmino Volkswagen di Jobs e dalla calcolatrice di Wozniak). Ma i due non stettero con le mani in mano, infatti già nel 1977 lanciarono il loro primo personal computer che conobbe una diffusione di massa (a differenza del primo progetto) e fecero toccare le vendite del milione di dollari, stiamo parlando di Apple II, tanto che già nel 1980 Apple poté quotarsi in borsa.
Ma è solo il 24 Gennaio del 1984 (dopo il mezzo passo falso di Apple Lisa) che arrivò la vera rivoluzione nel mondo dell’informatica e dell’elettronica, stiamo parlando dell’ Apple Macintosh, il primo computer con interfaccia grafica avanzata ed evoluta, grazie alle finestre, icone e menù a tendina e dalla possibilità di controllare il tutto tramite il mouse.
Il nome di Jobs non è esclusivamente legato ad Apple, visto che nel 1984 abbandonò l’azienda a causa dell’amministratore delegato John Sculley (da lui stesso nominato) e fondò una nuova start up che prende il nome di NeXT Computer. Acquistò quindi la Pixar da LucasFilm e decise di produrre ancora computer, migliori rispetto a tutti, ma dal costo elevato (e a causa anche della concorrenza dei cloni compatibili PC IBM riscosse un successo minore). Nel 1996 avviene la rivoluzione che tutti aspettavano, infatti Apple era in crisi, aveva bisogno di nuova linfa vitale, ed è così che si decise di richiamare Steve Jobs che volle però l’acquisizione di NeXT Computer. Fu così che il sistema operativo NeXSTEP divenne la base per il futuro MAC OS X, mentre MAC OS si fermò alla versione 9.2.
La rinascita di Apple
Nel 1997 Jobs venne nominato CEO ad interim di Apple (gratuitamente, ed è simpatico notare come tutt’ora per questa carica prenda 1 dollaro) e grazie ad un’altra sua intuizione venne lanciato sul mercato l’iMAC, un computer all in one,, dove in un unico blocco trovava posto il monitor e tutta la componentistica. Grazie a questo modello si otterranno minor ingombri sulle scrivanie, ed un avvicinarsi dell’azienda al mercato di massa. Nel 2001 finalmente è l’anno del MAC OS X e sempre in quell’anno (per la precisione 1 Ottobre 2001) Jobs catapulta Apple nella musica digitale grazie all’iPod ed al programma iTunes (ed allo Store online per lo scaricamento della musica in formato digitale iTunes Music Store).
Il resto è storia moderna, infatti il 29 Giugno del 2007 arriva sul mercato il primo smartphone targato Apple che prende il nome di iPhone (con un solo tasto e completamente multitouch), mentre il 27 Gennaio 2010 è la volta del Tablet Apple iPad (che viene affiancato dal servizio l’iBook Store per la vendita di libri in formato digitale online).
Ed ora?
Purtroppo, ora che il CEO, l’uomo, il personaggio Steve Jobs non c’è più, un grosso vuoto è stato lasciato in casa Apple, un personaggio che ha fatto la storia di questa azienda, che l’ha traghettata nel nuovo millennio e che avrebbe potuto dare ancora tanto alla causa.
Quello che succederà ora è difficile da dirsi (anche se in Casa ci sono svariate figure che sicuramente prenderanno il posto del Capo con eguale grinta e voglia di fare, come per esempio al momento Tim Cook), come risponderanno gli investitori e come sarà il futuro made in Apple. Addio Steve Jobs Rest in Peace.
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